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lunedì 9 gennaio 2012

LONGOLA e I SARRASTI

Longola, località vicino a Poggiomarino (NA), è un sito oramai noto per un insediamento palafitticolo che va dall'età del Bronzo a quella del Ferro (dal XVI al VII secolo a.C.). Il sito è un accampamento perifluviale nella laguna creata dal fime Sarno, un unicum per la sua struttura di villaggio strutturato da palafitte di legno a loro volta edificate su delle isolette di terra risparmiate tra canali artifriciali.
Il villaggio, che alcuni pensano possa essere stato addirittura il primo nucleo abitativo delle genti che in seguito fonderanno Pompei, era vasto più di 7 ettari, e si è conservato sotto una falda d'acqua a oltre quattro metri di profondità. Era abitato dai Sarrasti, una popolazione di origine Osca e sede di produzione e distribuzione di beni di pregio quali la pasta vitrea, l'ambra, l'osso, il legno e la pietra,  forse anche un centro importante per la produzione del bronzo dato che in tutte le abitazioni si è rinvenuto un apparato che ben si accosta con i forni di fusione per i metalli.
La prof. Claude Albore Livadie, responsabile scientifica dello scavo, sottolinea che l'abitato risulta essere un' eccezionale scoperta per la conoscenza delle varie fasi dell’Età del Bronzo e del Ferro nel meridione del nostro paese, mai documentata con una tale ampiezza e completezza stratigrafica (Renato Peroni lo definì “un unicum mai visto prima”).
Fino ad ora il sito è stato accessibile e pulito grazie all'azione delle idrovore che aspirano l'acqua proveniente dal fiume Sarno, che altrimenti lo sommergerebbe nuovamente ed inevitabilmente, ma a causa della mancanza di risorse economiche, ora lo scavo, dopo essere stato sospeso, rischia di essere di nuovo sepolto.
La domanda che mi pongo e lascio a voi è: in mancanza di fondi,è giusto accanirsi per il proseguimento dei lavori di ricerca o è più responsabile accettare che questa vada interrotta fino a quando non si presenteranno le migliori condizioni per poterla riprendere?



http://ilgiornaledellarte.com/articoli/2012/1/111464.html

http://astridrome.wordpress.com/2012/01/19/longola-poggiomarino-archeologia/#

mercoledì 4 gennaio 2012

Pompei: carta del rischio

(Link at italian article)

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/436964/

Tempio C SELINUNTE

Novità del mese appena trascorso è il definitivo completamento dei lavori di restauro inerenti il Tempio C di Selinunte, lavori durati 12 anni e conclusisi l'11 Dicembre 2011. Il Tempio C di Selinunte è una struttura che è stata sottoposta più volte a restauro ed è stata a lungo cavallo di battaglia per i sostenitori di quel particolare tipo di intervento di conservazione e, in modo più appropriato ricostruzione, che sfocia nell'anastilosi: nel 1929 infatti venne ricostruito il lungo tratto del colonnato della fronte nord, che oggi caratterizza il monumento.



Il Tempio C a Selinunte, Trapani (Sicilia), è un tempio greco di ordine dorico, dedicato ad Apollo. Fu uno dei templi più antichi di Selinunte, realizzato, all'interno dell'acropoli, probabilmente poco dopo la meta del VI secolo.
Pur presentando aspetti arcaicizzanti, riprende modelli della madrepatria, come il tempio di Apollo a Corinto, in un periodo in cui si va formando il canone che caratterizza le proporzioni dei templi dorici.



L'edificio presenta un peristilio intorno alla cella (periptero) con sei colonne sul fronte (esastilo) e diciassette sui lati lunghi, dando luogo a proporzioni molto allungate in pianta, lontane dalle proporzioni canoniche di 2:1, ma analoghe a quelle dei templi arcaici come l'Heraion di Olimpia. Dalla parte del pronao presentava una doppia fila di colonne non in relazione con le dimensioni della cella. L'opistodomo era trasformato in un vano posteriore alla cella (adyton), come divenne comune per i templi dorici della Magna Grecia. Le colonne erano piuttosto slanciate (altezza 8,65 metri), e gli intercolumni larghi e luminosi. La trabeazione era insolitamente alta con un cornicione fatto di due filari di blocchi in pietra sormontati da una grondaia (sima) in terracotta decorata e colorata, di cui sono stati rinvenuti alcuni tratti, conservati al Museo archeologico di Palermo, così come alcune metope del fregio, scoperte nel 1823, in frantumi. Tra queste tre metope raffiguravano la Quadriga del sole, l'Uccisione della Medusa da parte di Perseo, Eracle che ha cattura i Cercopi, ricomposte, si trovano al Museo Archeologico Regionale di Palermo, insieme ad un'enorme maschera della Gorgone, in terracotta policroma.
Il tempio presenta caratteristiche particolari nelle colonne (6 X 17): le quattro angolari hanno diametri maggiori rispetto alle altre, le scanalature variano da 16 a 20 e variabile è anche l'intercolumnio; esse, inoltre, sono prive di entasi e sono realizzate alcune a tamburi ed altre a monolito.





lunedì 2 gennaio 2012

LA VITA E' ARTE. RENATO GUTTUSO

“La vita è arte. Renato Guttuso, l'artista e il suo tempo” di Giancarlo Bocchi andrà in onda stasera lunedì 2 gennaio 2012 alle ore 23 su Rai Storia nell’ambito di Res, di Giuseppe Giannotti e Davide Savelli.

 In occasione del centenario della nascita di Renato Guttuso, il 2 gennaio 2012, Rai Storia presenta lo straordinario film documentario di Giancarlo Bocchi “La vita è arte. Renato Guttuso, l'artista e il suo tempo” con immagini inedite dei quaderni giovanili dell’artista, presentati per la prima volta in televisione, insieme a sequenze di filmati inediti tra i quali il testamento artistico-culturale di Guttuso nell’ultima intervista filmata realizzata da Giancarlo Bocchi nel 1986, poco prima della morte dell’artista.
Dice il regista Giancarlo Bocchi: "Non si tratta di un documentario d'arte, ma di un racconto su un artista di successo, un uomo complesso, mutevole, a volte controverso. E' anche una riflessione sulla creazione artistica sotto i regimi del '900 e sulla strumentalizzazione dell'arte per scopi ideologici o per combattere, almeno sul piano culturale, guerre invisibili, ma reali, come fu la Guerra fredda."

"Life is art. Renato Guttuso, the artist and his time" of Giancarlo Bocchi will go to her times tonight to wave Monday January 2 nd 2012, at 11 pm on Rai Storia within Res, of Joseph Giannotti and Davide Savelli.
On the occasion of the centennial of the birth of Renato Guttuso, January 2 nd 2012, Rai Storia introduces the extraordinary documentary film of Giancarlo Bocchi " Life is art. Renato Guttuso, the artist and his time" with unpublished images of the juvenile notebooks of the artist, introduced for the first time in television, together with sequences of unpublished tapes among which the artistic-cultural will of Guttuso in the last filmed interview realized by Giancarlo Bocchi in 1986, just before the death of the artist. The director Giancarlo Bocchi says: "It doesn't deal with a documentary of art, but of a story on an artist of success, a complex man, mutable, at times controversial. And' also a reflection on the artistic creation under the regimes of the '900 and on the strumentalization of art to ideological purposes or to fight, at least on the cultural plan, invisible, but real wars, as it was the Cold War."



Link alla voce Renato Guttuso, Wikipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Guttuso

Vucciria,
Renato Guttuso
1974



La Vucciria, nome di un famoso mercato di Palermo, è un dipinto olio su tel di Renato Guttuso realizzato nel 1974, custodito a Palazzo Steri, Palermo. Viene considerato il suo dipinto più celebre. Il quadro con realismo crudo e sanguigno come le carni esposte, esprime una delle tante anime della città siciliana, ed è talmente forte il segno dell'artista e il senso del colore che sembra sprigionare il vocio e la cantilena quasi araba dei vanniaturi del celebre mercato palermitano che dà il nome al quartiere ed emanare i profumi dei prodotti tipici, frutta e verdura, esposti sulle bancarelle, ingredienti saporosi per la cucina siciliana.

The Vucciria, name of a famous market in Palermo, is a painting oil on tel of Renato Guttuso realized in 1974, guarded to Building Steri, Palermo. It is considered his more famous painting . The picture with raw and blood realism as the exposed meats, expresses one of the so many souls of the Sicilian city, and the sign of the artist and the sense of the color it is so strong that seems to emit the bawl and Arab of the vanniaturis of the famous market almost sing-songs her/it palermitano that gives the name to the district and to emanate the perfumes of the typical products, fruit and vegetable, exposed on the stands, tasty ingredients for the Sicilian cuisine.


Link all'opera Crocifissione

Renato Guttuso, 1941, Roma, Galleria Nazionale d'arte moderna
http://it.wikipedia.org/wiki/Crocifissione_(Guttuso)
http://library.thinkquest.org/C0119211/Italiano/Arte/Crocifissione.htm
http://www.artonweb.it/artemoderna/quadri/articolo76ter.htm

LE SCALE DEI CASTELLI: CURIOSITA'

Perché le scale nei castelli salgono sempre in senso orario?

I castelli sono sempre stati costruiti con lo scopo di difendere gli occupanti da possibili attacchi nemici. Anche le scale rispondono a questo requisito. Poiché la maggior parte delle persone utilizza principalmente la mano destra, gli attaccanti salendo le scale in senso orario si trovavano il pilone centrale dalla parte del braccio che brandiva la spada; quindi in condizioni di disagio. Viceversa i difensori, che attendevano in cima alle scale, avevano un angolo di visuale e di manovra più ampio. Non a caso, negli attacchi gli spadaccini mancini erano molto apprezzati e ricercati.



Why do the staircases in the castles always climb in hourly sense?

The castles have always been built with the purpose to defend the occupants from possible hostile attacks. Also the staircases respond to this requisite. Since the greatest part of the people mainly use the right hand, the attackers climbing the staircases in hourly sense they were found the central pylon by the part of the arm that brandished the sword; then under conditions of uneasiness. Instead the defenders, that attended on top of the staircases, had an ampler angle of view and manoeuvre. Not by chance, in the attacks the left-handed swordsmen were very appreciated and sought after.